lunedì 31 gennaio 2011

10 (29/01/2011): "Cambiamenti" con Rossella Serri

Ospite: Rossella Serri (blogger e produttrice teatrale)

The Beatles - Revolution
Richard Powers - Il tempo di una canzone
 
Amara Lakhous - "Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio" e "Divorzio 
all'islamica in Viale Marconi"
Hanif Kureishi - "Il budda delle periferie" e "Black Album"
Zadie Smith - Denti bianchi
Bob Dylan - The Times they are a-changing
Don DeLillo - Underworld 
Ian Mc Ewan - Solar
Walter Tevis - L'uomo che cadde sulla terra
David Bowie - Changes
Serge Latouche - La scommessa della decrescita
Jonathan Safran Foer - Se niente importa
Jeremy Rifkin - Ecocidio
The Smiths - Meat is Murder
Jeffrey Eugenides - Middlesex
Laurie Anderson - Born, never asked
Lou Reed - Walk on the wild side
Patti Smith - People have the power

Ascolta il podcast:

Le schede dei libri


Autore: Richard Powers
Titolo: Il tempo di una canzone
Anno di pubblicazione: 2006
Casa editrice: Mondadori

Il giorno di Pasqua del 1939, durante lo storico concerto di Marion Anderson davanti al Lincoln Memorial di Washington, David Strom, uno scienziato tedesco emigrato, incontra Delia Daley, una giovane di colore che studia canto. L'amore per la musica è quello che li attrae e poco dopo, a dispetto delle circostanze, si sposano, decidendo di dar vita a una famiglia "al di là della razza, al di là dei tempi". I loro tre figli dovranno affrontare la brutalità di un'America ancora intrisa di razzismo, e non sarà facile per loro trovare la propria identità rimanendo fedeli a se stessi. Jonah, il primogenito, rivela ben presto una voce prodigiosa e un genio musicale che rischierà più volte di infrangersi di fronte al pregiudizio. Joey, pianista, accetta fin da subito di accompagnare nell'arte e nella vita il proprio fratello, finché una serie di tragici eventi non riuscirà a separarli. Ruth, la terzogenita, è l'unica dei tre che accetterà di assumere su di sé la sfida ideologica rappresentata dalla propria pelle e si accosterà sempre più al movimento di lotta per i diritti civili, fino a prendere parte attiva al temibile gruppo di azione delle Black Panthers. Mentre Jonah, Joey e Ruth crescono in un mondo troppo immaturo per capirne il dramma, l'umanità e l'intelligenza, a David e a Delia, che morirà in circostanze tragiche e misteriose, capiterà spesso di sentire il soffio della Storia, più bruciante per chi come loro ha deciso coscientemente di deviarne il cammino.



Autore: Amara Lakhous
Titolo: Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio
Anno di pubblicazione: 2006
Casa editrice: E/O

Piazza Vittorio è il simbolo della nuova Roma (e della nuova Italia) multietnica, così come le liti condominiali attorno all'ascensore sono da anni l'emblema della difficile convivenza con i propri vicini di casa. Attorno a questi due momenti emblematici, l'autore, algerino romano d'adozione, ha costruito questo romanzo giallo.


Autore: Amara Lakhous
Titolo: Divorzio all'islamica a viale Marconi
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: E/O
2005. I servizi segreti italiani ricevono un’informativa: un gruppo di immigrati musulmani, che opera a Roma nella zona di viale Marconi, sta preparando un attentato. Per scoprire chi siano i componenti della cellula viene infiltrato Christian Mazzari, un giovane siciliano che parla perfettamente l’arabo.
Christian inizia la sua indagine sotto copertura: per gli abitanti del quartiere diventa Issa, un immigrato tunisino in cerca di un posto letto e di un lavoro. Il suo destino si incrocia con quello di Sofia, una giovane immigrata egiziana che indossa il velo e vive nel quartiere assieme al marito Said, alias Felice, architetto reinventatosi pizzaiolo. Attraverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi di una donna alle prese con una vita coniugale complicata. Sofia ha però un grande sogno da realizzare.
Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satira dei luoghi comuni fanno di Divorzio all’islamica a viale Marconi una commedia nera in cui il serio e il grottesco, il razionale e l’assurdo, l’amore e la paura descrivono le contraddizioni della società italiana con un linguaggio originale, che imita i “parlati” degli immigrati e degli italiani.
In un susseguirsi di scene esilaranti e momenti ricchi di pathos, di dialoghi frizzanti e arguti proverbi popolari, si arriva a un avvincente finale a sorpresa che spiazza il lettore, costringendolo con grande divertimento a riavvolgere la pellicola dall’inizio.


Autore: Hanif Kureishi
Titolo: Il Budda delle Periferie (Buddha of Suburbia)
Anno di pubblicazione: 1990
Casa editrice: Bompiani

"Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese, più o meno." Comincià così "Il Budda delle periferie", romanzo con il quale Hanif Kureishi esordiva nella narrativa nel 1990, dopo aver scritto le sceneggiature di "My beautiful Laundrette" e "Sammy and Rosie Get Laid" e dopo aver scritto e diretto "London Kills Me".
Il libro è un racconto di formazione che narra le peripezie sentimentali e le avventure di vita di Karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia londinese degli anni Settanta.


Autore: Hanif Kureishi
Titolo: The Black Album
Anno di pubblicazione: 2000
Casa editrice: Bompiani

Shahid, un giovane pakistano stabilitosi da molto tempo in Inghilterra, sitrasferisce dal Kent a Londra per ragioni di studio. Dopo l'incontro con Deedee Osgood, l'eccentrica professoressa che nelle sue lezioni mescola disinvoltamente le canzoni di Prince coi saggi di Lacan, il mondo di Shahid viene sconvolto.
Un'ulteriore scossa gli viene dall'arrivo del fratello Chili,un gangster drogato in giacca di Armani, che cerca di sottrarsi alla vendettadella mala. E a peggiorare la situazione ci si mettono anche i nuovi amici fondamentalisti islamici che introducono Shahid in un mondo di cui ignoratutto, o quasi. L'azione si svolge a Londra nel 1989, anno della caduta delmuro di Berlino e della pubblicazione di "Versi satanici" di Rushdie.


Autrice: Zadie Smith
Titolo: Denti bianchi
Anno di pubblicazione: 2001
Casa editrice: Mondadori

Due famiglie, i Jones e gli Iqbal, le cui vite sconclusionate racchiudono gli ottimismi e le contraddizioni del secolo appena concluso. Archie Jones è un tipico proletario inglese, mentre il suo migliore amico è il bengalese e musulmano Samad Iqbal. Si sono conosciuti su un carrarmato alla fine della Seconda guerra mondiale, diretti a Istanbul e ignari del fatto che la guerra era già finita. Riunitasi a Londra trent'anni dopo, questa coppia improbabile si ritrova coinvolta nel ciclone politico, razziale e sessuale di quei tempi.


Autore: Don DeLillo
Titolo: Underworld
Anno di pubblicazione: 1997
Casa editrice: Einaudi

Il 3 ottobre 1951 al Polo Grounds di New York si gioca una leggendaria partita di baseball tra i Giants e i Dodgers. Della palla con cui viene battuto l'altrettanto leggendario fuoricampo che assicura la vittoria del campionatoai Giants si impadronisce un ragazzino nero di Harlem Cotter, Martin. Ritroveremo la palla cinquant'anni dopo in possesso di Nick Shay Costanza un dirigente dell'industria dello smaltimento dei rifiuti che nel 1951 era a sua volta ragazzino un passo più in là, nel Bronx. Nel romanzo di DeLillo i passaggi di mano della mitica palla servono da pretesto per la costruzione di un gigantesco quadro dell'America dalla guerra fredda fino alla crisi di Cuba e al crollo dell'Unione Sovietica.


Autore: Ian McEwan
Titolo: Solar
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Einaudi

Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, «eroi» che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a «salvare il mondo». Eppure il progetto di Tom non è così campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati come solo un abile (e malizioso) architetto del romanzesco quale è McEwan riesce a concepire: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale.
Con Solar è come se l'autore inglese rivedesse il detto di Marx: tragedia e farsa non devono darsi necessariamente in successione, ma possono riverberarsi l'una nell'altra nello stesso momento. Ciò che condividono, e verso cui entrambe tendono, è la catastrofe: sia essa quella individuale di un uomo ridicolo, o quella planetaria di un'umanità che si autocondanna all'estinzione.


Autore: Walter Tevis
Titolo: L'uomo che cadde sulla terra
Anno di pubblicazione: 1963 (2009)
Casa editrice: Minimum Fax

"Non era un uomo, eppure era molto simile all'uomo". E allora cosa è l'individuo gentile e fragile che si fa passare per cittadino britannico, nascondendosi dietro il nome altisonante di Thomas Jerome Newton, che accumula in breve tempo una vera e propria fortuna grazie a invenzioni geniali e inaudite, che vive in solitudine quasi completa dedicandosi a un compito misterioso e immane?


Autore: Serge Latouche
Titolo: La scommessa della decrescita
Anno di pubblicazione: 2007
Casa editrice: Feltrinelli

Il termine "decrescita" suona come una scommessa o una provocazione,nonostante la generale consapevolezza dell'incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. L'oggetto di questo libro è incentrato sulla necessità di un cambiamento radicale. La scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena di essere tentata per evitare un contraccolpo brutale e drammatico. Bisogna ripensare la società inventando un'altra logica sociale. Ma come costruire una società sostenibile, in particolare nel Sud del mondo?

Autore: Jeremy Rifkin
Titolo: Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne
Anno di pubblicazione: 2002
Casa editrice: Mondadori

Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall'antropologia all'ecologia, Rifkin in questo libro formula una precisa accusa verso la "cultura della carne" imperante in Occidente, chesarebbe responsabile da un lato di numerose malattie, dall'altro di enormi squilibri ecologici e della sottrazione di grandi quantità di cereali all'alimentazione umana, incrementando così la povertà e la fame nei paesi del Terzo Mondo.


Autore: Jonathan Safran Foer
Titolo: Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Guanda

Un memoir, un saggio, un manifesto programmatico, che racconta il viaggio dell'autore nel mondo della produzione alimentare, iniziato per curiosità intellettuale e approdato poi alla decisione di diventare vegetariano. Una scelta, come racconta Foer, maturata da diversi punti di vista, emotivi, filosofici, salutistici, civili. Perché, come amava ripetere sua nonna raccontandogli la propria esperienza di sopravvissuta all'Olocausto: "Se niente importa, non c'è niente da salvare".


Autore: Jeffrey Eugenides
Titolo: Middlesex
Anno di pubblicazione: 2003
Casa editrice: Mondadori

Calliope Stephanides, rara specie di ermafrodito, ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, fino a quando l'arrivo della pubertà l'ha sottoposta a inevitabili trasformazioni. Responsabile della sua 'eccentricità biologica' è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni e che ora si manifesta dando inizio all'odissea di Callie: un viaggio che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti, che dalla Turchia ottomana si trasferisce nell'America del Proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. E' un mito contemporaneo quello che Eugenides ci racconta, un romanzo di trasformazioni che affronta i temi più dibattuti dell'epoca moderna, da quello dell'identità a quello del tempo, in una sublime combinazione di elegia, avventura e analisi storico-sociale.

domenica 23 gennaio 2011

9 (22/01/2011) - "Chiedo scusa" con Francesco Abate

Ospite: Francesco Abate (scrittore e giornalista)

Playlist:

Sigla: Iggy Pop - Lust for Life
Francesco Abate & Saverio Mastrofranco (Valerio Mastandrea) - Chiedo scusa

The Verve - Bittersweet Symphony
da "Chiedo Scusa" - reading
Jeff Buckley - Hallelujah
Francesco Abate - "Mister Dabolina" e "I ragazzi di città" (Mister Dabolina remix)
cit. Irvine Welsh - Trainspotting
Chemical Brothers ft. Richard Ashcroft - The Test
Raymond Carver: "Una cosa piccola ma buona" in "Principianti"
Depeche Mode - Suffer Well

sottofondi: Moby, David Sylvian, This Mortal Coil, Prodigy, Craig Armstrong, Depeche Mode

Ascolta il podcast:


Le schede dei libri


Autori: Francesco Abate e Saverio Mastrofranco (Valerio Mastandrea)
Titolo: Chiedo scusa
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Einaudi

Valter si burla del mondo perché da sempre è abituato a perdere. Pensa che il mondo debba chiedergli scusa. Ma quando una malattia lo porta a un'odissea senza fine nel dolore, sente che invece è lui a dover chiedere scusa a tutti. Perché quello che credeva il suo dolore è una goccia del dolore del mondo. Una goccia dell'ingiustizia senza rimedio e spiegazione. E allora, forse, Valter può scoprire la gioia. La gioia di accettare e di vivere. La voce beffarda e innocente di un uomo che si è sempre rifugiato nel sarcasmo e nel risentimento per non soccombere. La sua caduta e rinascita diventano, in questo romanzo asciutto e commovente, il tentativo di risarcire ognuno per la misera condizione di essere umano di fronte al potere spesso crudele della natura. Ma anche un'indimenticabile dichiarazione di speranza. La nostra vita ha sempre un lato comico, e questo libro, nudo e limpido come una pietra preziosa, lo scopre nel luogo piú impensato. Nel più estremo dolore.


Autore: Francesco Abate
Titolo: I ragazzi di città (Mister Dabolina remix)
Anno di pubblicazione: 2007
Casa editrice: Il Maestrale

"I ragazzi di città" è la riscrittura del romanzo d'esordio di Abate, "Mister Dabolina" (1998).
"Family" è il nome di un selezionato gruppo di disc jockey che ha scelto l'hip hop come proprio linguaggio. Marginali, in antagonismo a quello che i giornali chiamano "popolo della notte", si muovono, ballano sullo sfondo di una città e un'isola senza nome, ma dove si riconoscono Cagliari e la Sardegna. Tutto procede secondo il consueto avvicendamento delle serate in discoteca e brioches all'alba. Fino a quando non viene scoperto il cadavere di una ragazza. Le cose si complicano, crolla un intero scenario, e la vita glamour cede il passo a un thriller a ritmo di rap.


Autore: Irvine Welsh
Titolo: Trainspotting
Anno di pubblicazione: 1993
Casa editrice: Guanda

Un pugno di ragazzi a Edimburgo e dintorni: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle giornate. Sono i dannati di un modernissimo inferno "chimico", con la loro vita sfilacciata e senza scampo. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria esistenza - che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego ordinario - trovano nella droga e nella violenza l'unica risposta possibile. Sboccato, indiavolato, travolgente: l'esordio di un talento letterario, il romanzo shock che ha fatto epoca e dato voce a una nuova generazione.



Autore: Raymond Carver
Titolo. Principianti (Versione originale di "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore")
Anno di pubblicazione: 2009 (ed. originale 1982)
Casa editrice: Einaudi

La mattina dell'8 luglio 1980 Raymond Carver scrisse una lettera angosciata e confusa all'amico ed editor Gordon Lish, che gli aveva appena mandato il manoscritto rivisto di una nuova raccolta di racconti, Principianti. Di alcuni di questi Lish aveva tagliato il settanta per cento, riducendo nel complesso il libro della metà e cambiando molti titoli e finali. La raccolta ora si chiamava Di cosa parliamo quando parliamo d'amore. Carver implorava Lish di sospendere la pubblicazione del volume e ripristinare i passi tagliati: «Ti dico la verità, qui è in gioco il mio equilibrio mentale. Ora non vorrei fare il melodrammatico, ma davvero ho appena fatto ritorno dai morti per rimettermi a scrivere dei racconti. (...) E adesso ho una gran paura, una paura da morire, lo sento, che se il libro fosse pubblicato nella sua attuale forma revisionata, non riuscirei più a scrivere un altro racconto, Dio non voglia...» Ma Lish andò avanti per la sua strada. Carver era certamente spaventato dalla prospettiva della pubblicazione, ma altrettanto dall'idea di perdere la stima e l'affetto dell'editor che l'aveva scoperto e aiutato fin dall'inizio della sua carriera. Così si convinse ad accettare l'editing, e la raccolta uscì nella forma che Lish le aveva dato, nell'aprile 1981. A quasi trent'anni di distanza, oggi possiamo finalmente leggere la versione originale di quegli straordinari racconti.

domenica 16 gennaio 2011

8 (15/01/2011) - "Sin gobierno" con Brigata Stirner

Ospiti: Brigata Stirner (Roberto Belli e Arnaldo Pontis) - musicisti/poeti


Coil - A cold cell
Autore: Max Stirner
Brigata Stirner - Suite Mentale
Autore: Antonin Artaud
PNG (Persona Non Governabile) - Amor sin gobierno
Autore: Georges Bataille
Georges Bataille - L'Arcangelico
Machina Amniotica - Museihushugi
Autore: James G. Ballard
James G. Ballard: "Ciò in cui credo"
William S. Burroughs - Il biglietto che è esploso
Einstürzende Neubauten - Yu-Gung (Fütter mein Ego)
Manorba - Quartana
Throbbing Gristle - United  


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Autori e schede dei libri



Uno dei più grandi pensatori del Novecento. Una poesia scarna, insondabile, tesa sempre al limite. L’Arcangelico di Georges Bataille, la raccolta pubblicata nel 1944, in una nuova traduzione italiana, con in più le undici poesie scartate dall’autore e i versi di L’essere indifferenziato non è niente (1954).
In appendice: due testi di Roberto Belli (aka nihilNONorgan) e Carmine Mangone.
Le fotografie che illustrano l’ebook sono di Alessandro Tocco.
* * *



James Graham Ballard


James Graham Ballard (Shanghai, 15 novembre 1930 – Shepperton, 19 aprile 2009) è stato uno scrittore britannico, autore di romanzi e racconti distòpici.
Le sue opere più importanti sono: CrashLa mostra delle atrocitàL'impero del sole.



Autore: William S. Burroughs
Titolo: Il biglietto che esplose
Anno di pubblicazione: 1962 (2009)
Editore: Adelphi

"È un viaggio lungo. A bordo ci siamo solo noi". Il viaggio cui allude William Burroughs nel "Biglietto che esplose", pannello finale della sua celebre tetralogia, non è solo quello interstellare del metamorfico protagonista Bradly. E anche il viaggio conclusivo di una specie - la nostra giunta a una sorta di resa dei conti. Stretto tra invasioni venusiane (l'"Operazione Altra Metà") volte a schiavizzarlo e una polizia segreta che vuole sotto-porlo a un controllo onnipervasivo, il Sapiens si destruttura e trasforma definitivamente in un'intercapedine organico-tecnologica, con ragazze-orchidea e ragazzi-raganella fluorescenti - veicoli di agenti virali e droghe alienanti -, registratori e telescriventi atti a manipolare istinti e linguaggi. Unico elemento di resistenza: gruppi clandestini come i partigiani diretti da Saturno. Intorno, uno scenario putrido e fantastico insieme - vero acme della visionarietà di Burroughs - con "città dalle consunte strade marmoree "sormontate da cupole di rame, immani terre verdi in cui ogni filo d'erba luccica" come incastonato nel cristallo "e stagni e canali artificiali" che riflettono galleggianti ornati di fiori", il tutto avvolto e tiranneggiato da un " buio pesto da pellicola sottoesposta.




lunedì 10 gennaio 2011

7 (8/1/2011) “Città in nero” con Giacomo Casti

Ospite: Giacomo Casti ("narrattore", membro associazione Chourmo - Marina Café Noir)

Arcade Fire - Suburban War
(Sottofondo): Tuxedomoon – Nazca
Tindersticks - City Sickness
(Sottofondo)Steven Brown, Benjamin Lew - Profondeurs des eaux des laques
Sergio Atzeni: “Il quinto passo è l’addio”
Sergio Atzeni: “Racconti con colonna sonora e altri racconti in giallo”
Sergio Atzeni: “I sogni della città bianca”
Steven Brown: Ciao Amore Ciao (Luigi Tenco)
(Sottofondo): Yann Tiersen - L'Homme aux Bras Ballants
Jean-Claude Izzo: “Aglio, menta e basilico”
La République du Sauvage – Canifs
(Sottofondo): Tuxedomoon - The Waltz
André Héléna: “Un uomo qualunque”
Zita Swoon: L'opaque Paradis
(Sottofondo): Lounge Lizards – Ballad
(Sottofondo): Lounge Lizards - Harlem Nocturne
Paul Auster: “Trilogia di NY”
Mark Lanegan feat PJ Harvey:  Hit The City
Stereonoise: Poliforme (da Myo)
Francesco Abate: “Ultima di campionato”
R.E.M.: Oh My Heart

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Le schede dei libri:



Autore: Sergio Atzeni
Titolo: Il quinto passo è l'addio
Anno di pubblicazione: 1995
Editore: Mondadori / Il Maestrale / Ilisso


Il quinto passo è l'addio, uscito presso Mondadori nel 1995, è il terzo romanzo di Sergio Atzeni, e segna - dopo Apologo del giudice bandito (1986) e Il figlio di Bakunìn (1991), editi entrambi da Sellerio - l'ingresso del giovane autore nella grande editoria. L'accoglienza da parte della critica fu buona, ma nel complesso piuttosto distratta, come capita spesso ad autori del tutto estranei all'ambiente letterario e ai suoi riti. Il presente [...] dell'intero romanzo è costituito da un viaggio in nave dalla Sardegna al continente: viaggio di sola andata, che sancisce l'abbandono da parte del protagonista della sua isola e del suo mondo, e che non ha alcuna meta precisa. Una fuga, più che altro, che lascia però intravedere già in sé un singolare risvolto etnico: "Ruggero parla a se stesso: "Fuggi. Dopo trentaquattro anni ti strappi alla terra dove hai amato, sofferto e fatto il buffone. Ogni angolo di strada testimonia una tua gioia, un dolore, una paura. In cambio sarò libero. La maschera che mi cuciranno addosso, lo straniero, l'isolano, il mendicante, mi nasconderà, occulterà il nome, sarò uomo fra uomini…". (dalla prefazione di Stefano Giovanardi).

Il libro può essere scaricato gratuitamente in versione PDF dal sito Sardinia Digital Library (libreria digitale della Regione Sardegna), fare clic con tasto destro e "salva con nome":
Clicca qui

La recensione su Lankelot
Il sito su Sergio Atzeni

Bocca aperta alle mosche, Ruggero Gunale guarda con occhi umidi e impietriti la città che si allontana: la croce d’oro sulla cupola della cattedrale e attorno a corona digradando i palazzi color catarro dei nobili ispanici decaduti, circondati da bastioni pietrosi invalicabili a piede d’uomo, dove pendono chiome di capperi al vento, di un verde che ride.
Guarda i quartieri moderni fuori le mura scendere dai colli al mare oleoso e verde cupo, i bei palazzi e portici dei tempi di Baccaredda (scrittore e sindaco, amato e carogna) e il lascito architettonico di quest’epoca ai futuri: il cubo luttuoso e vitreo che nasconde i vicoli del porto e offende il municipio bianco e danzante cui si è affiancato con protervia da funzionario viceregio d’altri tempi (non è escluso che i futuri decidano di amarlo e cantarlo… o lo smonteranno vetrata per vetrata e lo sposteranno in campagna oltre Paulli e invece delle nere geometrie che spengono la luce e l’allegria vedranno panchine, fontane, palme e jacarandas?).
Ruggero Gunale guarda la città che si allontana. Saluta torri pisane e campanili. Sillaba a se stesso: “La mitezza non incute rispetto né suscita vero compatimento. Anzi: godono a schiacciarti”.
Con gli occhi della memoria vola per i vicoli del paese dove ha vissuto gli ultimi tre anni, gli pare di udire il ronzio di un calabrone in un pomeriggio silenzioso e di vedere i muri bianchi di calce ogni tanto incavati in portali neri o marroni, muri senza finestre, per proteggere gli abitanti dall’occhio sbavante dell’invidioso e da quello maligno della strega che passano per strada.
Nelle ultime novanta notti ha sognato di alzarsi, uscire sul tetto e tuffarsi nel vuoto. Nel sogno era mattina e Ruggero volava sopra i vicoli e i giardini murati, attorno alle campane, guardando auto e passanti, carretti e limoni, ma nessuno sollevava gli occhi, nessuno vedeva l’uomo planare portato dai venti. Arrivava in riva, guardava il mare, si chiedeva: “Lo attraverso?” e rispondeva: “No. È troppo largo”. Tornava indietro, rientrava dal tetto e si svegliava.


Autore: Sergio Atzeni
Titolo: I sogni della città bianca
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Il Maestrale

Il libro è una raccolta di ventisette racconti inediti scritti da Sergio Atzeni negli anni che precedono la pubblicazione, nel 1986, del suo primo romanzo, l'"Apologo del giudice bandito". A dieci anni dalla prematura scomparsa dello scrittore, nel settembre del 1995, la raccolta rappresenta un'occasione per ripercorrerne i primi passi nel campo della narrazione letteraria.
I racconti, di ambientazione quasi esclusivamente cagliaritana, consentono al lettore di scoprire lo stile, la lingua e le tematiche degliesordi. L'edizione critica tiene conto delle note a penna autografe, delle correzioni e delle variazioni apportate al testo dattiloscritto dallo scrittore, una nota biobibliografica e un breve saggio del curatore.



Autore: Jean-Claude Izzo
Titolo: Aglio, menta e basilico
Anno di pubblicazione: 2006
Editore: E/O

Il volume raccoglie gli scritti e i racconti inediti dell'autore marsigliese. Tutti testi che hanno naturalmente a che vedere con quelli che sono i temifondamentali della sua opera: Marsiglia, il mare e il noir mediterraneo,genere letterario che lui stesso inventò (e qui c'è anche un suo testo doveracconta quella genesi). Ci sono tre brevi testi dedicati a tre protagonisti della cucina e del paesaggio mediterranei: l'aglio, il basilico e la menta. Ci sono molti scritti su Marsiglia, città unica al mondo, sul suo porto, la sua storia, la sua musica, sulla gente di tutto il mondo passata di qui e accolta in questo grande porto. Ci sono pezzi struggenti sulla bellezza del mare, sull'identità del Mediterraneo, necessario punto d'incontro tra i popoli delle sue rive, tra il sud e il nord, tra le tante civiltà sviluppatesi intorno a questo mare ("Il Mediterraneo delle possibili felicità"). C'è la riflessione sul noir mediterraneo. Ci sono i pensieri sul suo personaggio più amato,l'"ex flic" Fabio Montale. C'è un racconto inedito: "La cena di Natale di Fabio Montale".


Autore: André Héléna
Titolo: Un uomo qualunque
Anno di pubblicazione: 2008
Editore: Fanucci
Balthazar è il perdente per eccellenza, un uomo il cui destino è già scritto. Il suo amico Moreno lo convince a entrare nella banda di un gangster italiano, Scipioni, per partecipare a una rapina. Ma i contrasti sulla spartizione del bottino lo portano a uccidere Moreno. Balthazar è così costretto alla fuga sia dagli agenti del commissario Barral che dai sicari di Scipioni, deciso a eliminarlo prima che la polizia lo arresti. Gli eventi precipitano, e Balthazar si ritrova in un baratro tanto nero e umido quanto le strade di Parigi tra le quali si aggira in compagnia di uomini e donne dalla vita segnata. Non gli resta che amare Simone, una ragazza anche lei in fuga dalla miseria e dallo squallore, ma da quell’incontro uno come lui non potrà che giungere a una tragedia ancor più terribile.
Un noir letterario, cupo, violento, fortemente evocativo di una Parigi del dopoguerra attraversata da una varietà di personaggi: malavitosi, poliziotti, magnaccia, prostitute, derelitti, collaborazionisti, spie, borghesucci ed esponenti di tutte le nazionalità, accomunati dalla drammaticità della condizione umana in cui si trovano a sopravvivere. E come scrive Léo Malet nell'introduzione: "Nessuno dei compagni del destino può sfuggire all'appuntamento fatale".


Autore: Paul Auster
Titolo: Trilogia di New York (Città di vetro - Fantasmi - La stanza chiusa)
Anno di pubblicazione: 1987
Editore: Einaudi

Pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa "Trilogia" sono raffinate detective stories in cui le strade di New York fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. "Città di vetro" è la storia di uno scrittore di gialli che "accetta" l'errore del caso e fingendosi un'altra persona cerca di risolvere un mistero. "Fantasmi" narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. "La stanza chiusa" racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.


Autore: Francesco Abate
Titolo: Ultima di campionato
Anno di pubblicazione: 2004
Editore: Il Maestrale

Scontro aperto fra sport e cultura, fra la gloria del fisico e quella della mente. Il duello vede Vanni Visco, intelletto sensibile destinato dalla famiglia ai campi di calcio, solo contro la massa di sportivi e tifosi. Per Vanni, osannato fuoriclasse suo malgrado, l'unica speranza di sopravvivenza è rapportarsi in modo ingegnoso al cinico mondo del calcio. Visco il sensibile inventa soluzioni per sopportare la propria inadeguatezza. La medicina è proprio nella forza della sua mente, nella sua clandestina biblioteca mentale. Il ritmato bisbiglio di prediletti brani letterari è un'energia quasi fisica che lo protegge da un'esistenza di cui non si sente minimamente artefice, da bruciare sui campi di calcio e nel suo tormentato rapporto con le donne.