sabato 28 gennaio 2012

9 (21/01/2012) - "Inshallah" con Nicola Melis

Ospite: Nicola Melis (storico del Medio Oriente)

Rachid Taha - Rock El Casbah
Yasmina Khadra: "Morituri" e "L'attentatrice" (citati), "Quel che il giorno deve alla notte"
Khaled, Faudel, Taha - Ya Rayah
Tahar Ben Jelloun - "Creatura di sabbia", "Notte Fatale", "A occhi bassi"
(sottofondo) Dhafer Youssef - La Nuit Sacrée
Abdelli - Adarghal
Elif Shafak - La Bastarda di Istanbul
(sottofondo) Orient Expressions 1.26 A.M.
Baba Zula & Mad Professor - Istanbul Cocuklan
Film citato: Fatih Akhim - Crossing the Bridge
(sottofondo) Omar Suleyman -  I will make the trap
Yousef Al-Mohaimeed - Le trappole del profumo
Fairouz - Ana El Habibi
(sottofondo) Trio Joubran - Masar
Ibrahim Nasrallah - Dentro la notte. Diario palestinese

Podcast:



Le schede dei libri

Autore: Yasmina Khadra
Titolo: Quel che il giorno deve alla notte
Anno di pubblicazione: 2010
Editore: Mondadori

Algeria 1930: Younes ha solo nove anni quando viene abbandonato a una comunità benestante di provincia. Crescendo insieme ai giovani coloni francesi ne diventa compagno inseparabile. Finché un giorno non ritorna al villaggio Emilie, una ragazza splendida che metterà duramente alla prova la complicità fraterna dei quattro ragazzi, lacerati tra lealtà, egoismi e rancori che la guerra d'indipendenza contribuirà ad acuire enormemente. La rivolta algerina sarà per Younes tanto sanguinosa quanto fratricida. Si rifiuterà di lasciar distruggere i legami di un'amicizia eccezionale ma non accetterà mai nemmeno di rinunciare ai valori che suo padre gli aveva insegnato: l'orgoglio, il rispetto profondo per gli antenati e per i costumi del suo popolo, la fedeltà assoluta alla parola data. L'inconfondibile vena romanzesca di Yasmina Khadra illumina in modo magistrale e sconvolgente questo conflitto che ha visto combattersi due popoli innamorati del medesimo paese. La grande originalità di questa saga che si svolge tra il 1930 e i giorni nostri sta nella coraggiosa difesa di questa doppia cultura franco-algerina che la storia ha troppo spesso cercato di rinnegare.


Autore: Tahar Ben Jelloun
Titolo: Creatura di sabbia
Anno di pubblicazione: 1987
Editore: Einaudi

In un paese senza età, che è anche il Marocco di oggi, nasce dopo sette sorelle Mohamed Ahmed. Nasce femmina, ma per volere del padre, che non vuole disperdere il patrimonio accumulato, crescerà maschio a dispetto del suo corpo, e dovrà reggere la casa e la servitú, essendo riconosciuta da tutti come nuovo capofamiglia. Il romanzo è la storia di un'identità inventata, di una metamorfosi coatta, dei turbamenti, delle ossessioni, delle violenze e dei paradossi che ne derivano. Ed è anche una finestra aperta sul mondo arabo,sulle sue tradizioni e sui suoi tabú, che ancora oggi stentiamo a capire.

Autore: Elif Shafak
Titolo: La bastarda di Istanbul
Anno di pubblicazione: 2007
Editore: Rizzoli

Istanbul non è una città, è una grande nave. Una nave dalla rotta incerta su cui da secoli si alternano passeggeri di ogni provenienza, colore, religione. Lo scopre Armanoush, giovane americana in cerca nelle proprie radici armene in Turchia. E lo sa bene chi a Istanbul ci vive, come Asya, diciannove anni, una grande e colorata famiglia di donne alle spalle, e un vuoto al posto del padre. Quando Asya e Armanoush si conoscono, il loro è l'incontro di due mondi che la storia ha visto scontrarsi con esiti terribili: la ragazza turca e la ragazza armena diventano amiche, scoprono insieme il segreto che lega il passato delle loro famiglie e fanno i conti con la storia comune dei loro popoli. Elif Shafak, nuova protagonista della letteratura turca, affronta un tema ancora scottante: quel buco nero nella coscienza del suo paese che è la questione armena. Simbolo di una Turchia che ha il coraggio di guardarsi dentro e di raccontare le proprie contraddizioni, Shafak intreccia con luminosa maestria le mille e una storia che fanno pulsare il cuore della sua terra.

Autore: Yousef Al-Mohaimeed
Titolo: Le trappole del profumo
Anno di pubblicazione: 2011
Editore: Aìsara

In una stazione di Riyad un uomo è in fuga, incapace di decidere la meta del suo viaggio. Si chiama Turàd, “il cacciatore”, anche se è stato lui a finire in trappola, e porta lo shimàgh ben stretto attorno alla testa – è la sua ossessione. Dov’è finito il suo coraggio, quella dignità forgiata nel deserto, fra le distese di sabbia che circondano i wadi? Dove e quando ha perso la sua identità?
Fra le strade caotiche della città araba contemporanea, un inferno senza fascino e senza profumi, i ricordi di Turàd il beduino si mescolano a quelli di Tawfìq lo schiavo e dell’orfano Nàsir, anime sfigurate dalla vita che lottano contro un mondo spietato e realizzano il senso del proprio destino nell’amicizia, nel legame fraterno, nella condivisione dell’esistere.

Autore: Ibrahim Nasrallah
Titolo: Dentro la notte. Diario palestinese
Anno di pubblicazione: 2004
Editore: Ilisso

In questo "Diario palestinese", in cui i protagonisti non hanno nome né volto, la drammatica storia della Palestina rivive nei ricordi di due uomini. Tutto si svolge dentro la notte, in due tempi di narrazione: il presente, rappresentato dal viaggio verso il nulla, e il passato che riaffiora e s'impone. Come perle in una Terra lacerata e contesa, riemergono anche i pochi ricordi sereni d'infanzia e d'amore. L'autore, nato e cresciuto egli stesso in un campo profughi, crea senza alcun compiacimento una perfetta ambientazione storica, sospesa tra realtà e trasfigurazione poetica.

giovedì 19 gennaio 2012

8 (14/01/2012) - "I cani là fuori" con Gianni Tetti

Ospite: Gianni Tetti (scrittore)

The Stooges: I wanna be your dog
Gianni Tetti: "Certi ululati" (da  Gianni Tetti - "I cani là fuori", Neo Edizioni, 2010)
Adamo - La notte
Iosonouncane - Il sesto stato
Sergio Atzeni - poesia "Undici vecchi cani randagi" in "Versus"
Rino Gaetano - Escluso il cane
Raymond Carver - "Joe, Molly e Sam" in "Vuoi star zitta, per favore?"
Gogol Bordello - Dogs were barking
Gianni Tetti: "Mette pioggia" - incipit
Tom Waits - Rain Dogs
David Bowie - Diamond Dogs
Nick Cave - Thirsty Dog

Podcast



Le schede dei libri


Autore: Gianni Tetti
Titolo: I cani là fuori
Anno di pubblicazione: 2010
Editore: NEO

Uno straniero segue un altro straniero, pensa che il dado gira e parla, e quando il dado dice una cosa è quella. Un ramo sbatte contro il vetro di una finestra, sta comunicando qualcosa, forse in codice morse. Un figlio ha l’ossessione dei denti, dei propri, gliel’ha inculcata suo padre, gli diceva sempre “Attento ai denti, parte tutto da lì”. C’è una scacchiera su cui si muovono destini diversi da quelli del cavallo o della regina, e c’è un dobermann che ha il dono della parola. Un ragazzino ha deciso di diventare invisibile mentre una ragazza paga per le colpe di qualcun altro.
Questi alcuni elementi degli undici racconti che compongono I cani là fuori. Undici storie che sono ognuna prologo ed epilogo di una stessa trama, di una visione che abbraccia e mastica tutto. Non una semplice raccolta di racconti ma un disegno più ampio dove Gianni Tetti dà voce ad una fame impossibile da saziare.
È la fame di un’umanità che non riesce a far tacere la propria parte selvaggia, animale. Vite sospese in un mondo in cui gli uomini appaiono come lupi, come predatori e prede, come cacciatori e cacciati. Le voci dei personaggi sono latrati che si alzano dagli angoli intimi e nascosti di una città che non ha nome, in un’armonia che è insieme buia e accecante. I cani là fuori parla di tutto questo e dice che Gianni Tetti è un narratore puro, di quelli difficili da trovare.


Autore: Sergio Atzeni
Titolo: Versus
Anno di pubblicazione: 2008
Editore: Il Maestrale

Il volume ricostruisce, con un esame delle carte d’autore, l’itinerario poetico di Atzeni. Dal diario intimo alla satira sociale, che gioca con il blues ma anche con la poesia popolare sarda. Una poesia comunicativa, che evita il vezzo dell’oscurità, ma che nella sua linearità dissimula una forte cultura letteraria e la complessità di nodi esistenziali come l’amore, il rapporto col divino, il pensiero della fine… e sempre con ironia e autoironia. 




Autore: Raymond Carver
Titolo: Vuoi star zitta, per favore? (Will you be quiet, please?)
Anno di pubblicazione: 1976 - 2000
Editori: Minimum Fax, Einaudi

Con questa raccolta, pubblicata per la prima volta nel 1976, l'esordiente Raymond Carver diede nuova vita al racconto americano: fu immediatamente riconosciuto come il maestro della short story, affermandosi ben presto come uno degli scrittori più amati e più letti del secondo Novecento.