domenica 14 novembre 2010

1 (13/11/2010): "Il viaggio e il miraggio" con Paolo Maccioni

Ospite: Paolo Maccioni

Astor Piazzolla, Buenos Aires Hora Cero
Paolo Maccioni, Buenos Aires troppo tardi (2010)
Astor Piazzolla: Tanguedia I
Julio Cortàzar, Rayuela - Il gioco del mondo (1963)
Helena Janeczek - Lezioni di tenebra (1997)
Jonathan Safran Foer - Ogni cosa è illuminata (2002)
Gogol Bordello - Underdog 
World Strike (2005)
Andrea Bajani - Se consideri le colpe (2007)
Fabio Geda - Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (2007)
Matteo B. Bianchi - Apocalisse a domicilio (2010)
Ehud Havazeled - Il peso del corpo (2009)
Fabio Geda - Nel mare ci sono i coccodrilli (2010)
Manu Chao - Desaparecido (1999)

Tahar Ben Jelloun - Partire (2007)
Alliance Ethnik & Cheb Mami - Parisien du Nord (1998)
Sergio Atzeni - Il quinto passo è l'addio (1995)
Afterhours - Bye bye Bombay (2002)
Mau Mau - La via salata (1994)

Podcast:



Le schede dei libri:


Autore: Paolo Maccioni
Titolo: Buenos Aires troppo tardi
Anno di pubblicazione: 2010
Editore: Arkadia

Buenos Aires. Giorni nostri. Eugenio Santucci giunge nella capitale per portare a termine la parte “letteraria” di una guida innovativa. Fin da subito, nella sua esperienza, si affacciano personaggi particolari, intimamente legati al passato della città e del paese.
In un turbinare di eventi, incontri, passeggiate nei “sottoboschi narrativi” della cultura locale, Eugenio si imbatte nel signor Hernández, una sorta di mentore capace di portarlo al cuore e all’essenza vera dell’Argentina.
Sarà grazie a lui, a quel suo modo di essere così presente, descrittivo ed al contempo evasivo, che Eugenio, persa di vista la sua guida, si calerà nel profondo della storia di una nazione lacerata dalla dittatura, da massacri e assassinii di cui in occidente poco o niente si sapeva. Ecco allora sfilare davanti ai suoi occhi la vida dei circoli letterari, insieme agli squadroni della morte della Triple A, le imprese narrative di Walsh, Borges, del progetto Eloisa Cartonera, di mille uomini e donne che hanno combattuto e sono morte per un’ideale di libertà.
Di contro fluiscono dalle nebbie dei ricordi i figuri sinistri di uomini del passato regime: colonnelli, poliziotti, generali, ognuno di loro con il personale carico di sangue.
Nel suo vagabondare per luoghi geografici e umani, Eugenio troverà anche il tempo di innamorarsi e di andare sempre più nel profondo di un pozzo “di vita e sensazioni” che mai avrebbe immaginato di trovare.

Autore: Julio Cortazar
Titolo: Rayuela - Il gioco del mondo
1^ edizione: 1963
Edizione: Einaudi 

In una Parigi popolata da affittacamere xenofobe, intellettuali male in arnese, pianiste patetiche, scrittori distratti facili vittime di incidenti stradali, l'eterno studente argentino Horacio Oliveira si muove attraverso la città e l'esistenza come attraverso le caselle del «gioco del mondo». Un percorso dalla terra al cielo, da Parigi a una Buenos Aires grottesca alla ricerca del Centro, della vera vita e soprattutto di Lucía, «la Maga», inconsapevole depositaria di ogni mistero e pienezza, l'unica che non dimentica che, in fondo, «per arrivare al Cielo servono solo un sassolino e la punta di una scarpa».
È considerato uno dei romanzi più influenti della letteratura ispano-americana contemporanea; è realizzato con uno stile personale, ribelle e parodistico, in modo tale che il lettore segue il destino dei personaggi tra le pagine senza che intervenga quel senso di predeterminazione tipico dei romanzi tradizionali.
È stato considerato nei primi anni dagli scrittori e intellettuali dell'epoca come il parallelo di ciò che fu in Europa l'Ulisse di James Joyce per la creatività letteraria ispano-americana.



Autore: Helena Janeczek
Titolo: Lezioni di tenebra
Anno di pubblicazione: 1997
Editore: Mondadori/Guanda

Helena Janeczek affronta il materiale autobiografico del difficile rapporto di una figlia con la propria madre amata e temuta. Ma dietro quella figura tanto ingombrante quanto imprendibile c'è l'ombra ancora più pesante di una catastrofe storica: quella madre, ebrea polacca, è sopravvissuta a Auschwitz, unica superstite, insieme al padre di chi racconta, di due famiglie. Madre e figlia vivranno insieme un viaggio in Polonia, ad Auschwitz, alla ricerca dei luoghi della memoria.

Autore: Jonathan Safran Foer
Titolo originale: Everything is illuminated
Titolo italiano: Ogni cosa è illuminata
Anno di pubblicazione: 2002
Edizione italiana: Guanda

Jonathan, un giovane ebreo statunitense, si reca in Ucraina alla ricerca di Augustine, la donna che salvò la vita a suo nonno durante le deportazioni naziste. Armato di una fotografia che ritrae suo nonno e Augustine, Jonathan inizia così la sua ricerca della città fantasma di Trachimbrod, lo shtetl dove suo nonno viveva all'epoca, distrutto dai nazisti durante la guerra e perciò scomparso dalle mappe. Nel suo viaggio è accompagnato da una guida locale, Aleksandr (Alex), con il quale stringerà presto amicizia, e dallo strambo nonno di Alex, che dichiara continuamente di essere cieco (ma in realtà ci vede benissimo), e quindi si fa condurre dal proprio cagnolino, Sammy Davis Junior Junior.
Incontreranno infine Lista, una delle amanti di Safran e unica sopravvissuta al podgrom, che racconterà loro che Trachimbrod è stata rasa al suolo dai tedeschi, e di non sapere chi sia Augustine. Alex, il Nonno e Jonathan si innamorano della vecchia Lista, simbolo del dolore del popolo ebraico ucraino, tradito da nazisti e da gentili (ucraini) cui non resta più nulla, neanche i ruderi degli edifici, se non qualche scatola colma di vestiti e fotografie, raccolti da Lista, che nessuno verrà più a reclamare. L'incontro con Lista e la visita notturna del punto in cui era Trachimbrod, dove a Lista fu sparato nella vagina, facendole abortire il figlio che portava, segna una nuova via per Nonno Alex - già distrutto per la perdita della moglie. Alex inizia a fantasticare di trovare Augustine, come a purificarsi del segreto che da 50 anni porta in petto: il Nonno ha infatti causato la morte del suo migliore amico, facendo una delazione ai nazisti.
Tutte queste storie, quella di Brod, quella di Safran, di Jonathan e del suo rapporto con Alex, di quello di Alex con suo Nonno, quella del passato di Nonno Alex, quella del suo migliore amico, si mescolano assieme, dipanandosi come in un libro giallo.



Autore: Andrea Bajani
Titolo: Se consideri le colpe
Anno di pubblicazione: 2007
Edizioni. Einaudi

Un viaggio in Romania sulle tracce di una madre da sempre in fuga. Una crudele educazione agli addii, tra i pionieri italiani del Far East. Gli uomini che atterrano a Bucarest sono in cerca di fortuna. Hanno trasferito lì le loro aziende, comprato terreni e fuoristrada e innalzato capannoni con nomi italiani. Lui invece cerca qualcos'altro: vuole capire chi era sua madre ora che non c'è più, ridarle un volto, camminare le sue strade. Nel ricordo rimangono un'infanzia magica e un abbandono, le due metà di una donna che si è lasciata tutto alle spalle per seguire un progetto grandioso e un uomo sbagliato. Sullo sfondo il ritratto feroce di un Occidente che spaccia miti da due soldi, e per due soldi compra la miseria altrui.


Autore: Fabio Geda
Titolo: Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani
Anno di pubblicazione: 2007
Edizione: Feltrinelli

Emil Costantin Sabau è un tredicenne rumeno immigrato illegalmente in Italia. Vive a Torino, affidato a se stesso e alla sua voglia di resistere e affrancarsi da un destino avverso. A fargli compagnia solo l'amico del cuore, Marek, e l'eroe prediletto, Tex Willer. Nonostante sia accolto in casa da un giovane e ricco architetto, ben presto Emil decide di partire e andare alla ricerca del nonno paterno, un artista di strada che gli scrive lettere vivaci in una strana lingua meticcia, e che è stato visto l'ultima volta a Berlino. Durante il suo viaggio attraverso i confini dell'Europa, Emil incontra e si scontra con nuovi compagni di strada, districandosi tra speranze e illusioni, e cercando, giorno dopo giorno, una nuova collocazione nel mondo. Sullo sfondo di grandi questioni internazionali, ma con lo sguardo rivolto alla quotidianità della vita, Fabio Geda scrive con empatia e leggerezza un fresco e moderno romanzo di formazione. Una narrazione che fa ancora sperare nel futuro.

Autore: Matteo B. Bianchi
Titolo: Apocalisse a domicilio
Anno di pubblicazione: 2010
Editore: Marsilio

Un giovane autore televisivo milanese, immerso nella routine massacrante del mondo dello spettacolo, riceve la predizione che nessuno vorrebbe mai: una sensitiva – tramite il fratello – gli pronostica due mesi di vita.
È questa l’apocalisse recapitata a domicilio al protagonista di questa vicenda: pur non sapendo se credere davvero alla profezia, una domanda comincia a ronzargli insistente nella mente: se fosse vera, cosa potrebbe fare nel tempo che gli resta per dare un senso alla propria esistenza?
La risposta prova a trovarla intraprendendo un viaggio sentimentale a ritroso tra Roma, la Sardegna, San Francisco, per trovare le tre sole persone che abbia mai amato davvero – una donna e due uomini – e fare un’ultima volta l’amore con loro…
Nel suo nuovo romanzo, Matteo B. Bianchi narra una storia che mette un uomo di fronte ai sospesi della propria vita, di fronte all’amore nelle sue diverse e antitetiche declinazioni, di fronte alle domande che, persi nei nostri spicchi di realtà, preferiamo non farci.
Con la sua scrittura incalzante e personaggi vivi e pulsanti B. Bianchi racconta – come sapientemente fa in ogni romanzo – l’epica quotidiana, perché ogni apocalisse, per quanto privata e piccola, si nasconde nelle pieghe di ogni giorno.


Autore: Ehud Havazeled
Titolo originale: Bearing the body
Titolo: Il peso del corpo
Anno di pubblicazione: 2009
Editore: Einaudi

Un giorno Nathan Mirsky viene informato che suo fratello maggiore Daniel, un tempo orgoglio della famiglia ma ormai perso in un mondo di degrado e droga, è morto a San Francisco, apparentemente in uno scontro a fuoco. D'impulso decide di lasciare la compagna e il lavoro per scoprire qualcosa di più sulla fine del fratello.
Insieme a lui parte anche il padre Sol, un sopravvissuto ai campi di sterminio, uomo silenzioso e severo che ha dedicato la vita a fabbricare scarpe e a catalogare le storie delle vittime della Shoah, l'una e l'altra cosa con la medesima esclusiva solennità.
Ripercorrendo gli ultimi giorni di Daniel, i due uomini sono costretti a fare i conti con il dolore, la rabbia e i silenzi che li hanno allontanati probabilmente per sempre. Ma reggendo tra le braccia le ceneri del figlio, del fratello, dovranno imparare a convivere con il peso della memoria e la leggerezza del corpo.
Il peso del corpo di Ehud Havazelet è per il Chicago Tribune «Un risultato notevole da uno scrittore di raro talento. Un testo dolente e magnifico, aperto a molteplici letture». Per il New York Times è semplicemente «Straordinario».
Lo speciale Einaudi con un'intervista esclusiva a Ehud Havazeled


Autore: Fabio Geda
Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enatoiallah Akbari
Anno di pubblicazione: 2010
Editore: Baldini, Castoldi, Dalai

Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.


Autore: Tahar Ben Jelloun
Titolo: Partire
Anno di pubblicazione: 2007
Editore: Bompiani

Azel ha poco più di vent'anni e il futuro davanti: una laurea, molti sogni, la voglia di vivere e l'ambizione che si hanno a quell'età. La vita a Tangeri, tuttavia, non permette molto; povertà e corruzione fanno intravedere la felicità solo dall'altra parte dell'oceano, in Spagna. Partire è l'unica salvezza possibile. Ma anche partire è difficile, rischioso e richiede compromessi. Per AzeI partire ha il prezzo del tradimento, degli altri e di se stesso. Ha il costo di un amore in cui non crede, di una relazione omosessuale cui cede per necessità. Sembra non esserci scampo per la dignità, in questo mondo di opportunismi, prostituzione, clandestinità, sessualità tradita. Per fortuna ci sono i sogni. Ben Jelloun compone un affresco straordinario, di denuncia e poesia: il ritratto di un mondo di immigrazione e clandestinità incui la felicità sta sempre altrove.

Autore: Sergio Atzeni
Titolo: Il quinto passo è l'addio
Anno di pubblicazione: 1995
Editore: Mondadori / Il Maestrale / Ilisso


Il quinto passo è l'addio, uscito presso Mondadori nel 1995, è il terzo romanzo di Sergio Atzeni, e segna - dopo Apologo del giudice bandito (1986) e Il figlio di Bakunìn (1991), editi entrambi da Sellerio - l'ingresso del giovane autore nella grande editoria. L'accoglienza da parte della critica fu buona, ma nel complesso piuttosto distratta, come capita spesso ad autori del tutto estranei all'ambiente letterario e ai suoi riti. Il presente [...] dell'intero romanzo è costituito da un viaggio in nave dalla Sardegna al continente: viaggio di sola andata, che sancisce l'abbandono da parte del protagonista della sua isola e del suo mondo, e che non ha alcuna meta precisa. Una fuga, più che altro, che lascia però intravedere già in sé un singolare risvolto etnico: "Ruggero parla a se stesso: "Fuggi. Dopo trentaquattro anni ti strappi alla terra dove hai amato, sofferto e fatto il buffone. Ogni angolo di strada testimonia una tua gioia, un dolore, una paura. In cambio sarò libero. La maschera che mi cuciranno addosso, lo straniero, l'isolano, il mendicante, mi nasconderà, occulterà il nome, sarò uomo fra uomini…". (dalla prefazione di Stefano Giovanardi).

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