domenica 28 novembre 2010

3 (27/11/2010): "Malamore" con Michela Atzeni

Ospite: Michela Atzeni


Sikitikis - Malamore

Patrick McGrath - Follia (reading)
Morgan - Amore assurdo
Alda Merini, frammento di prosa e poesia  (reading)
Fabrizio De André - La ballata dell'amore cieco
Dino Buzzati - Un amore (reading)
Luigi Tenco - Guarda se io
Josephine Hart - Il danno (reading)
Nick Cave and the Bad Seeds - Do You Love Me?
Iréne Némirovsky - Due  (reading)
PJ Harvey & John Parish - Black Hearted Love
Michele Mari - Rondini sul filo / Cento poesie d'amore a Ladyhawke (reading)
CCCP - Amandoti
Erich Fried - E' quel che è (reading)
Billie Holiday - I'm a fool to love you


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I libri


Autore: Patrick McGrath
Titolo: Follia
Anno di pubblicazione: 1998
Edizione: Adelphi

"Le storie d'amore contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni" (Patrick McGrath). 
Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera - la passione letale tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. E' una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi esercita una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile - finché lentamente non ne emergono le ragioni nascoste. Il fatto è che in questo straordinario romanzo neogotico McGrath ci scalza dalla posizione abituale, e confortevole, di lettori, chiedendoci di adottare il punto di vista molto più scabroso di chi conduce una forma singolarmente perversa di indagine: il lavoro analitico. Eppure qualcosa, forse una tensione che a poco a poco diventa insopportabile, ci avverte che i conti non tornano, e che l'inevitabile, scandalosa e beffarda verità sarà molto diversa da quella che eravamo stati costretti a immaginare.
"Già, l'amore" dissi. "Parliamo di questo sentimento che non riuscivi a dominare. Come lo descriveresti?".
Qui Stella fece un'altra pausa. Poi, con voce stanca, riprese: "Se non lo sai non posso spiegartelo".
"Allora non si può definire? Non se ne può parlare?" "E' una cosa che nasce, che non si può ignorare, che distrugge la vita delle persone. Ma non possiamo dire nient'altro. Esiste, e basta".
 


Autore: Alda Merini
Titolo: Fiore di poesia
Anno di pubblicazione: 2000
Edizione: Einaudi
Autore: Dino Buzzati
Titolo: Un amore
Anno di pubblicazione: 1963
Edizione: Mondadori

Ultimo romanzo di Buzzati, si tratta di un'opera del tutto eccentrica rispetto alla produzione abituale dello scrittore, dettata da un'esperienza autobiografica che Buzzati aveva vissuto intensamente. Attraverso una tecnica di flusso di coscienza utilizzata con originalità e maestria vengono vivisezionati i conflitti dell'uomo maturo irresistibilmente attratto dalla giovinezza, ma anche quelli del borghese colto affascinato da ciò che è popolare. Laide infatti rappresenta non solo il proletariato, ma anche i miti degli anni Sessanta in cui le classi incolte si stanno gettando a capofitto (le auto veloci, i "night clubs", il consumismo montante) di cui Buzzati-Dorigo avverte, come una sorta di fascino dell'orrido, tutta la brutale energia.


Autore: Josephine Hart
Titolo: Il danno
Anno di pubblicazione: 1991
Edizione: Feltrinelli

Il protagonista della storia è un uomo che ha appena compiuto il suo cinquantesimo compleanno. La sua vita, dipanatasi su una superficie levigata, è stata però costruita su un vuoto di passioni. E' stato un abile dissimulatore che con facilità ha saputo svolgere il ruolo di figlio, marito, padre, politico, sempre con ottimi risultati. Fino a quando incontra una donna che, fin dal primo istante, esercita su di lui un pericoloso potere. Un dominio sessuale e psicologico di fronte al quale egli soccombe senza riserve nonostante lui sappia che rappresenta una minaccia a tutto il suo mondo, poiché, è la donna che il figlio intende sposare.



Autore: Iréne Némirovsky
Titolo: Due
Anno di pubblicazione: 1930
Edizione: Adelphi, 2009

«Chi meglio della signora Némirovsky, e con un'arma più affilata, ha saputo scrutare l'anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?» scrisse, all'uscita di questo libro, il critico Pierre Loewel. Le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile (la Grande Guerra è finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando «il lato sordido» della vita, soffocando «la paura dell'ombra». Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda - «Come avviene, nel matrimonio, il passaggio dall'amore all'amicizia? Quando si smette di tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?» - che ne costituirà il filo conduttore. Con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, Irène Némirovsky accompagna i suoi giovani personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta, un po' ottusa sicurezza dell'amore co niugale. A volte, certo, alcuni di loro rimpiangeranno « l'ebbrezza triste e folle del l'amore», e a quasi tutti accadrà di inoltrarsi, almeno per un po', nelle vie perigliose dell'adulterio; ma il tempo riserverà loro una sorprendente rivelazione: che quell'« essere due» che del matrimonio costituisce l'essenza e «il flusso discontinuo, lento e possente dell'amore coniugale» conferiscono alla coppia una sorta di «invincibilità».


Autore: Michele Mari
Titolo: Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Anno di pubblicazione: 2007
Edizione: Einaudi

Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e "vero" nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un'ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un'ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell'uomo.


Autore: Erich Fried
Titolo: E' quel che è. Poesie d'amore, di paura e di collera
Edizione: Einaudi

E' quel che è

E' assurdo
dice la ragione
E' quel che è
dice l'amore
E' infelicità
dice il calcolo
Non è altro che dolore
dice la paura
E' vano
dice il giudizio
E' quel che è
dice l'amore
E' ridicolo
dice l'orgoglio
E' avventato
dice la prudenza
E' impossibile
dice l'esperienza
E' quel che è
dice l'amore

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