Playlist:
A Perfect Circle - Imagine
A Perfect Circle - Imagine
Aldous Huxley – Il mondo nuovo (reading)
John Foxx - A New Kind Of Man
Philip K. Dick – Ubik (reading)
Faith No More - Land of sunshine
Luciano Bianciardi – La vita agra (reading)
C.S.I. - Forma E Sostanza
Silvano Agosti – Lettere dalla Kirghisia (reading)
The Police - Spirits In The Material World
Giorgio Gaber - Un'idea
Musiche di sottofondo: Brian Eno, Hassell – Eno, Kraftwerk
Ascolta il podcast:
I libri:
Titolo: Il mondo nuovo (Brave New World)
Anno di pubblicazione: 1932
Editore: Mondadori
La riproduzione umana è completamente affidata alla genetica e il mondo da lui descritto è popolato esclusivamente da uomini nati in provetta e scrupolosamente divisi in classi. E’ bandita ogni forma di tristezza o stanchezza e si assiste quindi ad un baratto tra la felicità materiale e la libertà di avere dei sentimenti.
Il romanzo descrive la vita in questo mondo ma avviene un fatto eccezionale: il contatto tra un giovane vissuto tra gli incivili, ma figlio naturale di due civilizzati, e la società. Questo fatto desterà un enorme curiosità, ma porterà anche quelle cose da cui il nuovo mondo cerca di scappare: le emozioni. Nella nuova società infatti, è stata inventata una droga artificiale, la soma, che non ha effetti collaterali, che permette di scappare dai problemi e non essere mai stanchi.
Sarà proprio questo “selvaggio” a mettere in crisi il sistema portando molto scompiglio in una popolazione ormai uniformata dal “grande ford”.
Autore: Philip K. Dick
Titolo: Ubik
Anno di pubblicazione: 1969
Editore: Fanucci
Autore: Luciano Bianciardi
Titolo: La vita agra
Anno di pubblicazione: 1962
Editore: Bompiani
Perché ancora si moriva, negli anni Sessanta e ancor oggi, di lavoro. Si moriva in miniera, come in Germinale, ma Emile Zola scriveva nell’Ottocento. Questo di Bianciardi è un romanzo che, a prenderlo in mano oggi, scotta.
Vi si racconta di un uomo che lascia la sua terra, la moglie e il figlioletto per dirigersi a Milano, la città simbolo del boom, con il suo totem Pirellone. L’intenzione è quella di vendicare l’incidente di Ribolla, in cui morirono 43 minatori per un esplosione di grisù, facendo saltare in aria proprio quell’edificio feticcio di un’illusione di massa, illusione che investiva l’Italia dell’indomani della guerra e che pur presentava l’assetto culturale antiquato di quel mondo contadino e provinciale che aveva la pretesa di lasciarsi alle spalle. La vendetta resta solo sulla carta, e il protagonista finirà divorato, risucchiato nel meccanismo perverso della realtà. L’intellettuale dovrà fare i conti con la sopravvivenza, che scopriamo subito costare molto cara; il rivoluzionario, con la disidratazione spirituale e l’assuefazione inerte di masse annoiate nella loro frenesia; la passione per la vita, con la morsa schiacciante e mortifera della città.
Autore: Silvano Agosti
Titolo: Lettere dalla Kirghisia
Anno di pubblicazione: 2004
Editore: Immagine
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