domenica 20 novembre 2011

3 (19/11/2011) - "In un corpo solo" con Claudio Bagnasco

Ospite: Claudio Bagnasco (scrittore)

Playlist:

Peter Gabriel - "My body is a cage" (cover Arcade Fire da "Scratch My Back")
Claudio Bagnasco: "In un corpo solo" (Quarup, 2011) - lettura racconto: "Ogni volta che Giacomo fa certi pensieri")
Johnny Cash - Hurt (cover Nine Inch Nails)
cit. Giulio Mozzi: "Il male naturale"
Francesco Piccolo: "La separazione del maschio"
Afterhours - "Il sangue di Giuda"
Haruki Murakami: "L'arte di correre"
Paolo Benvegnù - "Cerchi nell'acqua"
da "In un corpo solo", lettura racconto "Il potere"
Fabrizio De André - "Se ti tagliassero a pezzetti"

sottofondi: Laurie Anderson, Portishead, David Sylvian, Yann Tiersen

Podcast:



Schede dei libri:


Autore:  Claudio Bagnasco
Titolo:   In un corpo solo
Editore: Quarup
Anno:    2011
Abstract: 
Incontri e scomparse, vite che balenano in righe veloci, da un’aula di scuola dove ti cominciano “a ridere le froge, e i lobi, e le ciglia, e i canini”, e ti innamori sempre della ragazza “più profumata di tutte” che diventa “rossa sul collo” e ti fa avvertire “una cosa allo stomaco”, alla penombra recidiva di una taverna dove una coppia sorseggia vino dai calici, “lo tiene in bocca per poi deglutirlo con un’attenzione triste, nemmeno fosse un veleno che vuole e non vuole prendere”.
I personaggi di Claudio Bagnasco sono divisi composti e osservati nell’azione delle loro membra: una scelta che si rivela lo strumento sperimentale perfetto per vedere la “macchina-uomo” da dentro.
Bagnasco conduce però la sua opera di dissezione direttamente su corpi viventi, arrivando finalmente a mostrare non soltanto il funzionamento di muscoli e organi, ma quello ben più inesplorato dell’anima, “sopra e sotto e intorno l’abisso”, dove “tutto è pieno e vuoto e vicino e lontano e impercettibile e sconfinato e fantomatico e vero”.


Autore:  Francesco Piccolo
Titolo:   La separazione del maschio
Editore: Einaudi
Anno:    2008

Abstract: 
Il protagonista di questo libro, il Maschio, è un padre capace di tenerezza e di attenzione, è un marito allegro e appassionato. Ma ha molte altre donne. Relazioni di lunga durata, in cui il sesso è il veicolo primario attraverso il quale passano la comunicazione, l'affetto, la curiosità, la scoperta dell'altro. Il sesso è un pensiero costante, un'ossessione e una consuetudine, un modo per entrare in contatto con il mondo esterno. Più ancora della seduzione e della conquista, più dell'amore che in forme diverse è parte fondamentale di ciascuna di queste relazioni. È questa la separazione del maschio, dunque. Dove per maschio s'intende davvero, genericamente, il maschio di uomo nell'apice dell'età riproduttiva, in un ambiente circostante quanto mai generoso di sollecitazioni e stimoli. E per separazione s'intendono due cose: quella, letterale, dalla moglie, a cui condurrà fatalmente il percorso del libro; e quella, fisica e metaforica, che divide all'interno dello stesso uomo il padre dal marito e dall'amante. Quasi che fosse impossibile conciliare gli impulsi e i sentimenti, quasi che l'unica strada per tenere tutto insieme fosse una rigida compartimentazione, cioè: vivere molte vite.



Autore:  Giulio Mozzi
Titolo:   Il male naturale
Editore: Mondadori
Anno:    1997

Abstract: 
La vita di un uomo che sta per morire raccontata dal suo servo. Due ragazze escono a mangiare una pizza con due ragazzi e una delle ragazze si chiama Ruota, ed è... Una giovane handicappata parla della vita intima, della sua sessualità. Un uomo non riesce a non vedere, in ogni donna che incontra, la sua prima fidanzata morta. Il male intimo di una ragazza la spinge a procurarsi sul corpo tagli e ferite... Racconti che descrivono il male. Non il male "morale", ma il male "naturale".



Autore:  Murakami Haruki
Titolo:   L'arte di correre
Editore: Einaudi
Anno:    2010

Quando, nel 1981, Murakami chiuse Peter Cat, il jazz bar che aveva gestito nei precedenti sette anni, per dedicarsi solo alla scrittura, ritenne che fosse anche giunto il momento di cambiare radicalmente abitudini di vita: decise di smettere di fumare sessanta sigarette al giorno, e - poiché scrivere è notoriamente un lavoro sedentario e Murakami per natura tenderebbe verso una certa pinguedine - di mettersi a correre. Da allora, di solito scrive quattro ore al mattino, poi il pomeriggio corre dieci o più chilometri. Qualche anno più tardi si recò in Grecia dove per la prima volta percorse tutto il tragitto classico della maratona. L'esperienza lo convinse: da allora ha partecipato a ventiquattro di queste competizioni, ma anche a una ultramaratona e a diverse gare di triathlon. Scritto nell'arco di tre anni, "L'arte di correre" è una riflessione sulle motivazioni che ancora oggi spingono l'ormai sessantenne Murakami a sottoporsi a questa intensa attività fisica che assume il valore di una vera e propria strategia di sopravvivenza. Perché scrivere - sostiene Murakami - è un'attività pericolosa, una perenne lotta con i lati oscuri del proprio essere ed è indispensabile eliminare le tossine che, nell'atto creativo, si determinano nell'animo di uno scrittore. Al tempo stesso, questo insolito libro propone però anche illuminanti squarci sulla corsa in sé, sulle fatiche che essa comporta, sui momenti di debolezza e di esaltazione che chiunque abbia partecipato a una maratona avrà indubbiamente provato.

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