The Beatles - Revolution
Richard Powers - Il tempo di una canzone
Amara Lakhous - "Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio" e "Divorzio
all'islamica in Viale Marconi"
Hanif Kureishi - "Il budda delle periferie" e "Black Album"
Zadie Smith - Denti bianchi
Bob Dylan - The Times they are a-changing
Don DeLillo - Underworld
Ian Mc Ewan - Solar
Walter Tevis - L'uomo che cadde sulla terra
David Bowie - Changes
Serge Latouche - La scommessa della decrescita
Serge Latouche - La scommessa della decrescita
Jonathan Safran Foer - Se niente importa
Jeremy Rifkin - Ecocidio
The Smiths - Meat is Murder
Jeffrey Eugenides - Middlesex
The Smiths - Meat is Murder
Jeffrey Eugenides - Middlesex
Laurie Anderson - Born, never asked
Lou Reed - Walk on the wild side
Patti Smith - People have the power
Lou Reed - Walk on the wild side
Patti Smith - People have the power
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Le schede dei libri
Titolo: Il tempo di una canzone
Anno di pubblicazione: 2006
Casa editrice: Mondadori
Il giorno di Pasqua del 1939, durante lo storico concerto di Marion Anderson davanti al Lincoln Memorial di Washington, David Strom, uno scienziato tedesco emigrato, incontra Delia Daley, una giovane di colore che studia canto. L'amore per la musica è quello che li attrae e poco dopo, a dispetto delle circostanze, si sposano, decidendo di dar vita a una famiglia "al di là della razza, al di là dei tempi". I loro tre figli dovranno affrontare la brutalità di un'America ancora intrisa di razzismo, e non sarà facile per loro trovare la propria identità rimanendo fedeli a se stessi. Jonah, il primogenito, rivela ben presto una voce prodigiosa e un genio musicale che rischierà più volte di infrangersi di fronte al pregiudizio. Joey, pianista, accetta fin da subito di accompagnare nell'arte e nella vita il proprio fratello, finché una serie di tragici eventi non riuscirà a separarli. Ruth, la terzogenita, è l'unica dei tre che accetterà di assumere su di sé la sfida ideologica rappresentata dalla propria pelle e si accosterà sempre più al movimento di lotta per i diritti civili, fino a prendere parte attiva al temibile gruppo di azione delle Black Panthers. Mentre Jonah, Joey e Ruth crescono in un mondo troppo immaturo per capirne il dramma, l'umanità e l'intelligenza, a David e a Delia, che morirà in circostanze tragiche e misteriose, capiterà spesso di sentire il soffio della Storia, più bruciante per chi come loro ha deciso coscientemente di deviarne il cammino.
Autore: Amara Lakhous
Titolo: Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio
Anno di pubblicazione: 2006
Casa editrice: E/O
Piazza Vittorio è il simbolo della nuova Roma (e della nuova Italia) multietnica, così come le liti condominiali attorno all'ascensore sono da anni l'emblema della difficile convivenza con i propri vicini di casa. Attorno a questi due momenti emblematici, l'autore, algerino romano d'adozione, ha costruito questo romanzo giallo.
Titolo: Divorzio all'islamica a viale Marconi
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: E/O
2005. I servizi segreti italiani ricevono un’informativa: un gruppo di immigrati musulmani, che opera a Roma nella zona di viale Marconi, sta preparando un attentato. Per scoprire chi siano i componenti della cellula viene infiltrato Christian Mazzari, un giovane siciliano che parla perfettamente l’arabo.
Christian inizia la sua indagine sotto copertura: per gli abitanti del quartiere diventa Issa, un immigrato tunisino in cerca di un posto letto e di un lavoro. Il suo destino si incrocia con quello di Sofia, una giovane immigrata egiziana che indossa il velo e vive nel quartiere assieme al marito Said, alias Felice, architetto reinventatosi pizzaiolo. Attraverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi di una donna alle prese con una vita coniugale complicata. Sofia ha però un grande sogno da realizzare.
Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satira dei luoghi comuni fanno di Divorzio all’islamica a viale Marconi una commedia nera in cui il serio e il grottesco, il razionale e l’assurdo, l’amore e la paura descrivono le contraddizioni della società italiana con un linguaggio originale, che imita i “parlati” degli immigrati e degli italiani.
In un susseguirsi di scene esilaranti e momenti ricchi di pathos, di dialoghi frizzanti e arguti proverbi popolari, si arriva a un avvincente finale a sorpresa che spiazza il lettore, costringendolo con grande divertimento a riavvolgere la pellicola dall’inizio.
Autore: Hanif Kureishi
Titolo: Il Budda delle Periferie (Buddha of Suburbia)
Anno di pubblicazione: 1990
Casa editrice: Bompiani
"Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese, più o meno." Comincià così "Il Budda delle periferie", romanzo con il quale Hanif Kureishi esordiva nella narrativa nel 1990, dopo aver scritto le sceneggiature di "My beautiful Laundrette" e "Sammy and Rosie Get Laid" e dopo aver scritto e diretto "London Kills Me".
Il libro è un racconto di formazione che narra le peripezie sentimentali e le avventure di vita di Karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia londinese degli anni Settanta.
Autore: Hanif Kureishi
Titolo: The Black Album
Anno di pubblicazione: 2000
Casa editrice: Bompiani
Shahid, un giovane pakistano stabilitosi da molto tempo in Inghilterra, sitrasferisce dal Kent a Londra per ragioni di studio. Dopo l'incontro con Deedee Osgood, l'eccentrica professoressa che nelle sue lezioni mescola disinvoltamente le canzoni di Prince coi saggi di Lacan, il mondo di Shahid viene sconvolto.
Un'ulteriore scossa gli viene dall'arrivo del fratello Chili,un gangster drogato in giacca di Armani, che cerca di sottrarsi alla vendettadella mala. E a peggiorare la situazione ci si mettono anche i nuovi amici fondamentalisti islamici che introducono Shahid in un mondo di cui ignoratutto, o quasi. L'azione si svolge a Londra nel 1989, anno della caduta delmuro di Berlino e della pubblicazione di "Versi satanici" di Rushdie.
Autrice: Zadie Smith
Titolo: Denti bianchi
Anno di pubblicazione: 2001
Casa editrice: Mondadori
Due famiglie, i Jones e gli Iqbal, le cui vite sconclusionate racchiudono gli ottimismi e le contraddizioni del secolo appena concluso. Archie Jones è un tipico proletario inglese, mentre il suo migliore amico è il bengalese e musulmano Samad Iqbal. Si sono conosciuti su un carrarmato alla fine della Seconda guerra mondiale, diretti a Istanbul e ignari del fatto che la guerra era già finita. Riunitasi a Londra trent'anni dopo, questa coppia improbabile si ritrova coinvolta nel ciclone politico, razziale e sessuale di quei tempi.
Autore: Don DeLillo
Titolo: Underworld
Anno di pubblicazione: 1997
Casa editrice: Einaudi
Il 3 ottobre 1951 al Polo Grounds di New York si gioca una leggendaria partita di baseball tra i Giants e i Dodgers. Della palla con cui viene battuto l'altrettanto leggendario fuoricampo che assicura la vittoria del campionatoai Giants si impadronisce un ragazzino nero di Harlem Cotter, Martin. Ritroveremo la palla cinquant'anni dopo in possesso di Nick Shay Costanza un dirigente dell'industria dello smaltimento dei rifiuti che nel 1951 era a sua volta ragazzino un passo più in là, nel Bronx. Nel romanzo di DeLillo i passaggi di mano della mitica palla servono da pretesto per la costruzione di un gigantesco quadro dell'America dalla guerra fredda fino alla crisi di Cuba e al crollo dell'Unione Sovietica.
Autore: Ian McEwan
Titolo: Solar
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Einaudi
Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, «eroi» che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a «salvare il mondo». Eppure il progetto di Tom non è così campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati come solo un abile (e malizioso) architetto del romanzesco quale è McEwan riesce a concepire: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale.
Con Solar è come se l'autore inglese rivedesse il detto di Marx: tragedia e farsa non devono darsi necessariamente in successione, ma possono riverberarsi l'una nell'altra nello stesso momento. Ciò che condividono, e verso cui entrambe tendono, è la catastrofe: sia essa quella individuale di un uomo ridicolo, o quella planetaria di un'umanità che si autocondanna all'estinzione.
Autore: Walter Tevis
Titolo: L'uomo che cadde sulla terra
Anno di pubblicazione: 1963 (2009)
Casa editrice: Minimum Fax
"Non era un uomo, eppure era molto simile all'uomo". E allora cosa è l'individuo gentile e fragile che si fa passare per cittadino britannico, nascondendosi dietro il nome altisonante di Thomas Jerome Newton, che accumula in breve tempo una vera e propria fortuna grazie a invenzioni geniali e inaudite, che vive in solitudine quasi completa dedicandosi a un compito misterioso e immane?
Autore: Serge Latouche
Titolo: La scommessa della decrescita
Anno di pubblicazione: 2007
Casa editrice: Feltrinelli
Il termine "decrescita" suona come una scommessa o una provocazione,nonostante la generale consapevolezza dell'incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. L'oggetto di questo libro è incentrato sulla necessità di un cambiamento radicale. La scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena di essere tentata per evitare un contraccolpo brutale e drammatico. Bisogna ripensare la società inventando un'altra logica sociale. Ma come costruire una società sostenibile, in particolare nel Sud del mondo?
Autore: Jeremy Rifkin
Titolo: Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne
Anno di pubblicazione: 2002
Casa editrice: Mondadori
Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall'antropologia all'ecologia, Rifkin in questo libro formula una precisa accusa verso la "cultura della carne" imperante in Occidente, chesarebbe responsabile da un lato di numerose malattie, dall'altro di enormi squilibri ecologici e della sottrazione di grandi quantità di cereali all'alimentazione umana, incrementando così la povertà e la fame nei paesi del Terzo Mondo.
Autore: Jonathan Safran Foer
Titolo: Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Guanda
Un memoir, un saggio, un manifesto programmatico, che racconta il viaggio dell'autore nel mondo della produzione alimentare, iniziato per curiosità intellettuale e approdato poi alla decisione di diventare vegetariano. Una scelta, come racconta Foer, maturata da diversi punti di vista, emotivi, filosofici, salutistici, civili. Perché, come amava ripetere sua nonna raccontandogli la propria esperienza di sopravvissuta all'Olocausto: "Se niente importa, non c'è niente da salvare".
Autore: Jeffrey Eugenides
Titolo: Middlesex
Anno di pubblicazione: 2003
Casa editrice: Mondadori
Calliope Stephanides, rara specie di ermafrodito, ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, fino a quando l'arrivo della pubertà l'ha sottoposta a inevitabili trasformazioni. Responsabile della sua 'eccentricità biologica' è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni e che ora si manifesta dando inizio all'odissea di Callie: un viaggio che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti, che dalla Turchia ottomana si trasferisce nell'America del Proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. E' un mito contemporaneo quello che Eugenides ci racconta, un romanzo di trasformazioni che affronta i temi più dibattuti dell'epoca moderna, da quello dell'identità a quello del tempo, in una sublime combinazione di elegia, avventura e analisi storico-sociale.
Christian inizia la sua indagine sotto copertura: per gli abitanti del quartiere diventa Issa, un immigrato tunisino in cerca di un posto letto e di un lavoro. Il suo destino si incrocia con quello di Sofia, una giovane immigrata egiziana che indossa il velo e vive nel quartiere assieme al marito Said, alias Felice, architetto reinventatosi pizzaiolo. Attraverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi di una donna alle prese con una vita coniugale complicata. Sofia ha però un grande sogno da realizzare.
Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satira dei luoghi comuni fanno di Divorzio all’islamica a viale Marconi una commedia nera in cui il serio e il grottesco, il razionale e l’assurdo, l’amore e la paura descrivono le contraddizioni della società italiana con un linguaggio originale, che imita i “parlati” degli immigrati e degli italiani.
In un susseguirsi di scene esilaranti e momenti ricchi di pathos, di dialoghi frizzanti e arguti proverbi popolari, si arriva a un avvincente finale a sorpresa che spiazza il lettore, costringendolo con grande divertimento a riavvolgere la pellicola dall’inizio.
Titolo: Il Budda delle Periferie (Buddha of Suburbia)
Anno di pubblicazione: 1990
Casa editrice: Bompiani
"Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese, più o meno." Comincià così "Il Budda delle periferie", romanzo con il quale Hanif Kureishi esordiva nella narrativa nel 1990, dopo aver scritto le sceneggiature di "My beautiful Laundrette" e "Sammy and Rosie Get Laid" e dopo aver scritto e diretto "London Kills Me".
Il libro è un racconto di formazione che narra le peripezie sentimentali e le avventure di vita di Karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia londinese degli anni Settanta.
Titolo: The Black Album
Anno di pubblicazione: 2000
Casa editrice: Bompiani
Shahid, un giovane pakistano stabilitosi da molto tempo in Inghilterra, sitrasferisce dal Kent a Londra per ragioni di studio. Dopo l'incontro con Deedee Osgood, l'eccentrica professoressa che nelle sue lezioni mescola disinvoltamente le canzoni di Prince coi saggi di Lacan, il mondo di Shahid viene sconvolto.
Un'ulteriore scossa gli viene dall'arrivo del fratello Chili,un gangster drogato in giacca di Armani, che cerca di sottrarsi alla vendettadella mala. E a peggiorare la situazione ci si mettono anche i nuovi amici fondamentalisti islamici che introducono Shahid in un mondo di cui ignoratutto, o quasi. L'azione si svolge a Londra nel 1989, anno della caduta delmuro di Berlino e della pubblicazione di "Versi satanici" di Rushdie.
Titolo: Denti bianchi
Anno di pubblicazione: 2001
Casa editrice: Mondadori
Due famiglie, i Jones e gli Iqbal, le cui vite sconclusionate racchiudono gli ottimismi e le contraddizioni del secolo appena concluso. Archie Jones è un tipico proletario inglese, mentre il suo migliore amico è il bengalese e musulmano Samad Iqbal. Si sono conosciuti su un carrarmato alla fine della Seconda guerra mondiale, diretti a Istanbul e ignari del fatto che la guerra era già finita. Riunitasi a Londra trent'anni dopo, questa coppia improbabile si ritrova coinvolta nel ciclone politico, razziale e sessuale di quei tempi.
Autore: Don DeLillo
Titolo: Underworld
Anno di pubblicazione: 1997
Casa editrice: Einaudi
Il 3 ottobre 1951 al Polo Grounds di New York si gioca una leggendaria partita di baseball tra i Giants e i Dodgers. Della palla con cui viene battuto l'altrettanto leggendario fuoricampo che assicura la vittoria del campionatoai Giants si impadronisce un ragazzino nero di Harlem Cotter, Martin. Ritroveremo la palla cinquant'anni dopo in possesso di Nick Shay Costanza un dirigente dell'industria dello smaltimento dei rifiuti che nel 1951 era a sua volta ragazzino un passo più in là, nel Bronx. Nel romanzo di DeLillo i passaggi di mano della mitica palla servono da pretesto per la costruzione di un gigantesco quadro dell'America dalla guerra fredda fino alla crisi di Cuba e al crollo dell'Unione Sovietica.
Titolo: Solar
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Einaudi
Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, «eroi» che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a «salvare il mondo». Eppure il progetto di Tom non è così campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati come solo un abile (e malizioso) architetto del romanzesco quale è McEwan riesce a concepire: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale.
Con Solar è come se l'autore inglese rivedesse il detto di Marx: tragedia e farsa non devono darsi necessariamente in successione, ma possono riverberarsi l'una nell'altra nello stesso momento. Ciò che condividono, e verso cui entrambe tendono, è la catastrofe: sia essa quella individuale di un uomo ridicolo, o quella planetaria di un'umanità che si autocondanna all'estinzione.
Titolo: L'uomo che cadde sulla terra
Anno di pubblicazione: 1963 (2009)
Casa editrice: Minimum Fax
"Non era un uomo, eppure era molto simile all'uomo". E allora cosa è l'individuo gentile e fragile che si fa passare per cittadino britannico, nascondendosi dietro il nome altisonante di Thomas Jerome Newton, che accumula in breve tempo una vera e propria fortuna grazie a invenzioni geniali e inaudite, che vive in solitudine quasi completa dedicandosi a un compito misterioso e immane?
Titolo: La scommessa della decrescita
Anno di pubblicazione: 2007
Casa editrice: Feltrinelli
Il termine "decrescita" suona come una scommessa o una provocazione,nonostante la generale consapevolezza dell'incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. L'oggetto di questo libro è incentrato sulla necessità di un cambiamento radicale. La scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena di essere tentata per evitare un contraccolpo brutale e drammatico. Bisogna ripensare la società inventando un'altra logica sociale. Ma come costruire una società sostenibile, in particolare nel Sud del mondo?
Autore: Jeremy Rifkin
Titolo: Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne
Anno di pubblicazione: 2002
Casa editrice: Mondadori
Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall'antropologia all'ecologia, Rifkin in questo libro formula una precisa accusa verso la "cultura della carne" imperante in Occidente, chesarebbe responsabile da un lato di numerose malattie, dall'altro di enormi squilibri ecologici e della sottrazione di grandi quantità di cereali all'alimentazione umana, incrementando così la povertà e la fame nei paesi del Terzo Mondo.
Titolo: Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?
Anno di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Guanda
Un memoir, un saggio, un manifesto programmatico, che racconta il viaggio dell'autore nel mondo della produzione alimentare, iniziato per curiosità intellettuale e approdato poi alla decisione di diventare vegetariano. Una scelta, come racconta Foer, maturata da diversi punti di vista, emotivi, filosofici, salutistici, civili. Perché, come amava ripetere sua nonna raccontandogli la propria esperienza di sopravvissuta all'Olocausto: "Se niente importa, non c'è niente da salvare".
Titolo: Middlesex
Anno di pubblicazione: 2003
Casa editrice: Mondadori
Calliope Stephanides, rara specie di ermafrodito, ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, fino a quando l'arrivo della pubertà l'ha sottoposta a inevitabili trasformazioni. Responsabile della sua 'eccentricità biologica' è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni e che ora si manifesta dando inizio all'odissea di Callie: un viaggio che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti, che dalla Turchia ottomana si trasferisce nell'America del Proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. E' un mito contemporaneo quello che Eugenides ci racconta, un romanzo di trasformazioni che affronta i temi più dibattuti dell'epoca moderna, da quello dell'identità a quello del tempo, in una sublime combinazione di elegia, avventura e analisi storico-sociale.
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